martedì 16 marzo 2010

Perchè l'hai fatto?

Grazie di cuore per i vostri commenti positivi!
Sara
Domenica 14 marzo 2010 nella bellissima location dell'Ermess Cafè (Bologna) è avvenuta la prima presentazione del mio libro.
Parte dell'incasso delle copie vendute è stato donato all'associazione Lilt contro i tumori
http://www.legatumoribologna.it/
Il tutto è stato dichiarato direttamente sul sito dell'Ermess Cafè (http://www.ermess.it/)
I libri sono attualmente in ristampa.

Alcune frasi dal mio libro...

Lasciare il segno. Vivere e non sopravvivere. Spesso questo comporta rischi, bugie e pericoli.
Ma è solo così che s’impara e si cresce. Alle volte, anche sbagliando e sbattendoci la testa.
Solo così si assapora la vita in tutta la sua pienezza, in tutta la sua essenza.

La vita non è un dover per forza arrivare alla conquista della felicità, ma del proprio equilibrio.
La felicità non esiste come tale, ma vive dentro di noi come modo di essere e regna costante, giorno dopo giorno, nei nostri cuori, nelle nostre azioni, nel nostro modo di affrontare le situazioni.
Senza farci rimpiangere nulla per cui non abbiamo veramente lottato.
A volte ricerchiamo la felicità attorno a noi ma non ci accorgiamo che essa nasce solamente dentro al nostro cuore. E altrettante volte non ci rendiamo conto di avere già accanto tutto ciò che potrebbe renderci felici.

Tenere nascoste le cose non serve che a farci allontanare dagli altri. A farci restare soli.
Sentivo che non ti avrei più visto sorridere. Appena me ne sono andata e ho chiuso la porta, allora mi sono sentita veramente sola.
Ti avevo perso ed era troppo tardi. Mi avevi persa.
Perché l’hai fatto?
Non sempre si ha la capacità di esternare i propri sentimenti, specialmente per la paura di non essere compresi, di venire feriti, di non essere ricambiati. A volte però, nel bene e nel male, è meglio aprirsi di fronte alle cose. Una sola parola, un solo gesto, può cambiarci la vita.
Ma, in quel frangente, non c’era proprio niente da fare se non quello che ho fatto.
E’ dura andare avanti senza di te, ma quando una cosa la devi fare per forza, o crolli o vai avanti.
Siamo sempre noi a decidere.
Me lo hai detto anche tu una volta, ricordi?
Nell’amore si dà il cuore come garanzia. Tu me lo hai strappato. Io ho deciso di andare avanti.

Presentazione 14 marzo 2010

Com'è nata l'idea di questo libro?
L'idea di questo libro mi è nata dal cuore, a poco a poco, nel corso degli anni. Ho messo insieme ricordi, emozioni e storie intrecciate di vita reale. Ci pensavo la notte e spesso mi alzavo per buttare giù qualcosa di scritto da "immortalare". All'inizio le storie erano due: una di una ragazzina e l'altra di una donna. Poi le ho messe insieme ed è saltato fuori un romanzo.
Ho sempre voluto provare a scrivere un libro, fin da quando ero piccola. Questa volta mi ero fatta la promessa che ci sarei riuscita prima dei trent'anni ma soprattutto prima di fare un bambino. E ci sono riuscita...;)!

Quanto hai impiegato a scriverlo?
Ho cominciato circa due anni fa. Poi non credevo di riuscire a farcela, avevo poco tempo, quindi l'ho accantonato. Quando sono rimasta incinta ho avuto più tempo, l'ho ripreso e in nove mesi l'ho terminato! Per questo ho chiamato la protagonista con il nome di mia figlia, Giada ;)

Quanto c'è di autobiografico in questo libro?
Qulche sprazzo autobiografico c'è, ma è nascosto...solo chi mi conosce bene se ne potrebbe accorgere. Ho inserito alcune vicende vissute che nella mia vita hanno avuto per me un significato importante e altre che mi sono rimaste particolarmente impresse, modificandone però ambienti e personaggi. Di autobiografico direi che ci sono soprattutto alcuni sentimenti ed emozioni provate nel corso della mia vita.

Cos'è la scrittura per te?
Quando ero piccola adoravo fare i temi a scuola. Ho sempre scritto il tipico "diario segreto" perchè mi rilassava, mi faceva riflettere su come stavano andando le cose nella mia vita ed era per me un momento di calma interiore. Sempre da bambina riempivo quaderni di storie a fumetti, mi piaceva e mi piace moltissimo anche disegnare e facevo vivere i miei personaggi.
Oggi per me la scrittura è come fermare il tempo; serve a ritagliarmi pause di tranquillità, visto che oggi nella vita se ne hanno poche, riuscire ad esprimere quello che siamo trovando sempre le parole adatte.

Che messaggio vuoi mandare ai lettori con questo libro?
Mi piacerebbe che i lettori riuscissero ad interpretare i sentimenti dei personaggi come se li stessero provando loro stessi.
Vorrei che ogni lettore adulto riuscisse a tornare un po' indietro nel tempo, all'adolescente che era, per riflettere su quel periodo importante della vita. Vorrei che ogni lettore giovane potesse ritrovare un po' se stesso e fermarsi a pensare che essere adolescenti oggi vuol dire anche provare dei sentimenti veri.

A quale mondo è rivolto questo libro? Chi è il tuo lettore ideale?
Probabilmente, essendo un libro sentimentale, ritengo sia più adatto alle ragazze e alle donne.
Ma credo possa essere piacevole anche per coloro che hanno voglia di leggere una storia emozionante, che in fondo potrebbe capitare a ciascuno di noi.

Perchè l'hai fatto? (Trama)

"Perché l'hai fatto?" racconta la storia d'amore tra due adolescenti.

Giada, diciassettenne semplice e sognatrice, conosce Alessio, il classico bello e all' apparenza un po' snob. I due si innamorano, vivendo però la loro relazione e manifestandosi l'amore in maniera differente.

Attraverso una serie di flashback, nel corso del romanzo, i due protagonisti si ritrovano cresciuti e cambiati e questo li sconvolgerà.

Il libro mette in evidenza i lati psicologici dei giovani, le paure e i problemi inerenti alla loro fascia d'età, e l'importanza di prendere delle decisioni senza poi pentirsene.

Perchè a volte è così difficile fare delle scelte? Perchè, soprattutto da adolescenti, di fronte ad un bivio, abbiamo sempre paura di prendere la strada sbagliata?

"Perchè l'hai fatto?" ...ora non si può tornare indietro, ma solo guardare avanti, crescere e cercare di migliorarsi, sempre.

Informazioni personali

La mia foto
Dal giorno in cui ho iniziato a scrivere, non ho più smesso. Sento la necessità di intrappolare pensieri per poi creare e raccontare, buttando giù pensieri infiniti che scorrono veloci come fiumi. Il tempo per farlo, purtroppo, non è mai abbastanza e spesso mi ritrovo a scrivere di notte, quando la mia fantasia viaggia da sola e non riesco a fermarla. Ogni libro è una piccola opera d'arte, un pezzo di storia, una lezione di vita, un insieme di ricordi, sensazioni e riflessioni. Mentre scrivo vorrei riuscire a trasmettere emozioni in coloro che leggono. Emozioni che non si possono scordare.

Lettori fissi

statistiche